Cronaca 

Franca Bolognini, mamma del ragazzo ucciso da un camion a Borzoli, sospende lo sciopero della fame

Franca Bolognini, la mamma di Alessandro Fontana, il ragazzo morto perché travolto da un mezzo pesante sulla strada di Borzoli-Fegino, sospende la sua protesta. Lo scrive lei stessa su Facebook.

Dopo 14 giorni di sciopero della fame per il mio Alessandro, pare che ci siano sviluppi importanti tali da far presupporre un l’iter civile/burocratico più rapido.
Pertanto, sentito il mio avvocato, ho ancora per una volta dato fiducia a chi ha in mano il tutto. Da oggi 8 novembre, pertanto, sospenderòlo sciopero della fame.
SE, PERO’, TUTTO SI RIVELASSE L’ENNESIMO NULLA DI FATTO, RICOMINCERO’, E NIENTE E NESSUNO A QUEL PUNTO MI FARÀ TORNARE INDIETRO: TUTTO HA UN LIMITE.
Un grazie a chi, con gesti, iniziative e parole ha condiviso con me questo periodo dandomi tanta forza.
Franca la mamma di Ale

La donna aveva deciso di privarsi del cibo per protestare contro le lungaggini e i continui ricorsi dei responsabili determinati al processo di primo grado, secondo lei per evitare il pagamento dei danni alla famiglia.
<Lo faccio per far capire che le lungaggini processuali a cui ci sta sottoponendo l’assicurazione uccidono tanto quanto il fatto stesso Non mi vergogno a dire che si sta consumando un altro omicidio- aveva detto Franca Bolognini cominciando il digiuno -. Una condanna penale di primo grado, una piena colpevolezza dell’autista e ancora nulla. Per me madre l’unico modo di cercare di sopravvivere è chiudere almeno gli aspetti legali. Costoro per non dare ciò che la legge con delle specifiche tabelle nazionali che stabiliscono il valore della vita di una persona, che per me non ha prezzo e a cui mi adeguo perché sempre sono stata a quanto la legge dice, trascinano i processi, colpendo colpendo colpendo ancora. E allora sciopero sciopero per un diritto: diritto alla vita, sciopero per una vita che possa almeno in piccola parte tornare a chiamarsi tale con i tribunali e gli avvocati fuori, sciopero per Ale per i suoi sogni infranti che qualcuno neppure vuole fare andare avanti, sciopero perché oltre all’immenso dolore siamo costretti a spese e continue udienze>.

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